Note d’autore

Da adolescente leggevo i libri di Banana Yoshimoto e spesso preferivo leggere lo stesso libro più di una volta. Nei suoi romanzi trovavo un senso di pace e di dolce accettazione della vita che mi piaceva sperimentare.

Mentre leggevo di esseri umani semplici che vivevano esperienze traumatiche, c'erano, nascosti nelle storie, dettagli di vita quotidiana che portavano leggerezza e davano speranza.

Nei libri di Banana, i dettagli della vita quotidiana rispecchiano l'evoluzione dei personaggi, così fortemente legati agli oggetti, ai luoghi, agli animali e alle persone che li ancorano alla vita.

Ho ricevuto da Banana Yoshimoto la disponibilità di filmarla per il documentario unicamente durante un pomeriggio a Shimokitazawa - il quartiere dove abita e lavora a Tokyo.

Banana ha espresso chiaramente di non voler rivelare nulla della sua vita personale. Per questo motivo ho deciso di concentrarmi su tutto ciò che la circonda come fosse un suo riflesso, uno scorcio della sua vita.

Lontana dal voler parlare di lei nel contesto dell’analisi letteraria della sua opera, il mio interesse e’ riuscire a ritrarla poeticamente, come fosse uno dei suoi personaggi, nel tentativo di costruire un progetto che possa avere un respiro al di là di un breve incontro.

E’ anche per questo che la scelta narrativa del film include nella sua parte finale la documentazione del nostro incontro ed una parte iniziale che ricostruisce il percorso non semplice per arrivare fino a lei.

La parte iniziale è basata sulla mia personale esperienza di vita. Nella primavera del 2023 mi è stata diagnosticata una malattia degenerativa autoimmune. Questa notizia durissima ha coinciso con il si di Banana Yoshimoto al progetto del mio documentario, risposta che ho aspettato per mesi e che non era per nulla prevedibile nella sua generosità.

Il tempismo di questo evento, ai miei occhi quasi magico, mi ha permesso di ritrovare forza e determinazione per affrontare il lavoro, ma anche per trovare al suo interno nuove ispirazioni.

Penso, nella prima parte del lavoro, ad immagini semplici, commoventi, sensuali, che fanno parte della mia storia intima, nella bellezza e nella quiete della campagna senese, atmosfere che si contrappongono  agli spazi caotici di Tokyo (parte seconda) durante l’incontro con la scrittrice.

Questi due universi si incontrano a Shimokitazawa, il quartiere dove Banana Yoshimoto vive e lavora.

Il film, a tratti documentario, a tratti narrazione visionaria, desidera condurre lo sguardo sulla durezza e delicatezza della vita, così come la descrive perfettamente Banana Yoshimoto nelle sue storie.